FAQ auto elettriche e ibride
Risposte alle domande frequenti sulle auto elettriche e ibride
FAQ auto elettriche: tutto quello che devi sapere sulle e-car e sui veicoli hybrid.
In questa sezioni trovi le risposte alle domande più frequenti degli utenti che riguardano le auto elettriche e ibride.
Per qualsiasi informazione ulteriore o per richiedere un preventivo personalizzato per noleggiare un veicolo elettrico o ibrido, ti invitiamo a compilare il form sottostante. Saremo felici di aiutarti!
Cos’è un’auto elettrica?
Un’auto elettrica è un veicolo la cui propulsione sfrutta soltanto l’elettricità senza disporre di un motore termico (a benzina o diesel). Non avviene, dunque, alcuna combustione. Il “serbatoio” delle auto elettriche è rappresentato dalle batterie la cui carica alimenta il mezzo. Le e-car sono veicoli “green” perché azzerano le emissioni e necessitano di un fabbisogno indiretto di combustibili fossili molto inferiore alle auto tradizionali.
Quanto tempo ci vuole per ricaricare un’auto elettrica?
Il tempo di ricarica di un’auto elettrica dipende da molti fattori che ricomprendono componenti tecnologiche, impianti, flussi d’elettricità, potenzialità di assorbimento e molto altro. Per semplificare, comunque, cercando di offrire una “linea di principio” possiamo dire che il tempo necessario a ricaricare un’e-car è legato a due termini: la capacità delle batterie installate sul veicolo e la potenza del sistema di ricarica. Per calcolare quanto serve per una ricarica completa è sufficiente dividere la capacità delle batterie per la potenza erogata dal punto di ricarica. Per esempio, se le batterie dell’auto elettrica hanno una capacità di 60 Kwh e vengono collegate a una colonnina da 6 Kw, l’auto farà il pieno di energia dopo 10 ore. Ma si può utilizzare il veicolo anche senza averlo ricaricato completamente.
Quanta autonomia ha un’auto elettrica?
Mediamente un’auto elettrica ha un’autonomia sul misto di 300 Km, ma diversi modelli possono arrivare oltre i 500 km di percorrenza. Ovviamente, la durata della carica dipende molto dallo stile di guida e dal tipo di strada. Occorre, poi, considerare che le vetture elettriche prevedono tecnologie di ottimizzazione dell’energia e di recupero cinetico (per esempio il sistema KERS). Vuol dire che a veicolo fermo il consumo di corrente viene sempre ridotto al minimo e durante le fasi di frenata e arresto i sistemi di recupero dell’energia cinetica permettono di ripristinare parte della carica.
Posso ricaricare l’auto elettrica a casa?
Sì. Tutte le auto elettriche a noleggio con Techno Mobility vengono consegnate con cavi e adattatori che consentono di ricaricare comodamente il veicolo a casa, senza bisogno di installare per forza una colonnina o una centralina apposita.
Quanto costa il pieno di un’auto elettrica?
Il costo di un pieno di un’auto elettrica dipende dalle tariffe energetiche applicate dal proprio fornitore o dai punti di distribuzione. Mediamente si spendono 0,20 € Kwh con la rete domestica e 0,45 € si ci si affida ai distributori. Per un veicolo con batterie di capacità pari a 70 Kwh significa che un pieno costa, in media, 14 € se l’auto viene ricaricata a casa e 31,5 € in un punto di distribuzione. Insomma: un bel risparmio rispetto al diesel o alla benzina! Comunque vi è da sottolineare che è anche possibile ricaricare gratuitamente il proprio veicolo elettrico, come spiegato nelle FAQ successive.
Qual è la durata delle batterie di un’auto elettrica?
Generalmente i produttori offrono una garanzia sulla durata delle batterie delle auto elettriche che va dai 160.000 ai 200.000 Km. Oltre tale chilometraggio le batterie funzionano ancora ma possono essere soggette a una diminuzione delle performance. Il problema, però, non si pone perché con il noleggio difficilmente si percorre tanta strada. In più, le auto consegnate da Techno Mobility sono tutte controllate così da assicurare sempre il massimo delle prestazioni.
Devo fare un lungo viaggio con l'auto elettrica: come posso pianificare le ricariche sul tragitto?
Se devi fare un lungo viaggio con l’auto elettrica e vuoi pianificare le ricariche per il tragitto, hai diverse soluzioni che ti permettono di programmare le soste. Anzitutto, quasi tutti i modelli di e-car sono dotati di applicativi in grado di monitorare in tempo reale carica e consumo delle batterie, incrociando le informazioni con il chilometraggio da percorrere e le stazioni di ricarica sul percorso, così da permetterti di gestire il rifornimento direttamente”on-the-road”. Ma esistono anche app per pianificare un lungo viaggio con la tua auto elettrica: PlugShare è una soluzione completa e pratica per organizzare in serenità percorrenze e ricariche. Ma anche NextCharge o JuicePass di EnelX sono valide alternative.
È meglio noleggiare o acquistare un’auto elettrica?
Non c’è una risposta che vada bene per tutti, anche se attualmente il noleggio a lungo termine è una formula comoda e flessibile, che copre un vasto panorama di esigenze. Noleggiare un’auto elettrica permette di ampliare la gamma di scelta, pagare con serenità una quota fissa che copre tutte le spese necessarie al mantenimento ed è un servizio di contrasto alla svalutazione. Il NLT, in sostanza è una soluzione pratica e -per una gran serie di ragioni- conveniente, soprattutto se ci si affida a Techno Mobility. La nostra missione, infatti, è quella di offrire il veicolo elettrico perfetto alle condizioni di noleggio migliori sul mercato, coniugando risparmio alla soddisfazione delle proprie specifiche esigenze. Se vuoi saperne di più riguardo il noleggio a lungo termine, visita la pagina FAQ apposita.
In Techno Mobility siamo, inoltre, broker specializzati in acquisto di auto elettriche e ibride. Grazie a un esteso network di concessionari e rivenditori, troviamo il veicolo che desideri al prezzo più vantaggioso!
Che tu voglia noleggiare o acquistare un’e-car o un hybrid, non esitare a contattarci attraverso i form che trovi in cima e in fondo a questa pagina.
Le auto elettriche sono più spaziose?
Sì. Generalmente, a parità di dimensioni e segmento, le auto elettriche sono più spaziose nonostante presentino volumi compatti che le rendono maneggevoli nel traffico e facili da parcheggiare. Internamente, le e-car non dispongono di alloggi per il cambio, per la frizione e per tutta una serie di dispositivi e meccanismi necessari nelle auto a motore termico. Ne risulta uno spazio ottimizzato, con interni capienti e comodi.
Posso portare l’auto elettrica all’autolavaggio?
Sì. Non c’è alcun problema nel portare un’auto elettrica all’autolavaggio. Le e-car sono progettate per garantire protezione dall’acqua e infiltrazioni, anche se sottoposte a getti consistenti. L’auto elettrica si può lavare tranquillamente a un car-wash o con la lancia, senza che questo crei danni o malfunzionamenti alle batterie, agli impianti e alla meccanica.
Posso ricaricare l’auto elettrica anche con la pioggia o con la neve?
Sì. L’auto elettrica si può ricaricare con la pioggia o con la neve in tutta tranquillità. I sistemi di ricarica sono progettati per essere completamente isolati e non subire alcuna interferenza con acqua o altri agenti atmosferici.
Le batterie delle auto elettriche saranno sempre agli ioni di litio?
No. Le auto elettriche di ultima generazione montano attualmente batterie agli ioni di litio (per intenderci, sono le batterie degli smartphone, dei tablet e dei pc portatili). Ma la ricerca nell’ambito della mobilità elettrica è in continuo fermento ed evoluzione. Sono già state sviluppate diverse tecnologie promettenti, che sono state testate e per le quali si attende la produzione industriale. Una su tutte riguarda le batterie a grafene, che impiegherebbero pochi minuti per un pieno completo. Altri progetti interessanti sono le batterie in vetro (che in un solo minuto di ricarica accumulerebbero energia per percorrere oltre 1.500 chilometri) e le batterie a base salina (cioè, in pratica, accumulatori ad acqua salata), pensate per superare definitivamente la questione dell’eventuale smaltimento di sostanze chimiche.
Vi è da fare una precisazione importante, però: la ricerca tecnologica ha come obiettivo principale non l’aumento dell’autonomia, quanto piuttosto la riduzione delle dimensioni e del peso delle batterie. Il grafene, il vetro, l’acqua salata e i molti altri progetti di accumulatori in via di sviluppo renderanno le batterie delle auto elettriche molto più piccole, leggere e veloci da ricaricare a parità di durata rispetto a quelle a ioni di litio, così da migliorare le performance, la scalabilità produttiva, l’impatto ambientale e l’adattabilità dei supporti. Il vero punto nodale dell’elettrico non è nella percorrenza: gli italiani compiono in auto mediamente 43 chilometri al giorno. Un’autonomia di oltre 300 chilometri garantita dalla maggior parte delle e-car si traduce in una media di una sola ricarica completa a settimana. E se si deve fare molta strada ci si può affidare serenamente alla rete di distribuzione che sta crescendo in maniera importante e diventerà presto capillare.
Le auto elettriche sono affidabili?
Sì. Addirittura le auto elettriche possono essere considerate più affidabili di quelle a motore endotermico per molti motivi. Anzitutto l’alimentazione elettrica è una tecnologia recentemente adottata nell’automotive ma che utilizziamo da quasi un secolo sui dispositivi più disparati, anche per la mobilità: i treni, per esempio, sono alimentati dalla corrente da un bel pezzo. Abbiamo una lunga e diversificata esperienza nell’elettrico che è stata declinata nel campo delle e-car con risultati di una solidità granitica. È stato stimato, infatti, che i veicoli elettrici sono soggetti a guasti e rotture con una probabilità inferiore della metà rispetto alle auto diesel. In secondo luogo, le auto elettriche -paradossalmente- sono estremamente “semplici”. Fanno a meno di un lungo elenco di componenti necessari nei veicoli tradizionali: la frizione, il cambio, il sistema di scambio dei fluidi quali l’olio e molto altro non sono presenti nelle e-car e questo scongiura un corposo elenco di problemi connessi alla complessità meccanica delle auto a combustione.
È vero che le auto elettriche guidano da sole? Le e-car hanno il pilota automatico?
Nonostante siano tecnologicamente più evolute e vi siano esperienze concrete in tal senso, non si può dire che le auto elettriche guidino da sole o che abbiano (per ora) il pilota automatico come tradizionalmente lo intendiamo. L’Autopilot di Tesla, per esempio, richiede comunque che il guidatore tenga le mani sul volante: il sistema, infatti, non si sostituisce totalmente alla guida ma sfrutta radar, sensori e controlli elettronici per condurre la macchina in sicurezza, richiedendo -però- sempre una “vigilanza” umana. Si tratta, in sostanza, di soluzioni ADAS molto avanzate. In Europa, poi, le leggi limitano per ora il ricorso ai pacchetti di guida automatica.
Si può fare il pieno gratis a un’auto elettrica? È possibile ricaricare un’auto elettrica senza spendere nulla?
Sì. Se, per esempio, si ricarica l’auto elettrica a casa e l’abitazione è dotata di un impianto fotovoltaico di potenza sufficiente con accumulatori, è possibile fare il pieno gratis alla propria e-car. Un impianto fotovoltaico, infatti, trasforma i raggi solari in energia elettrica. L’accumulatore permette di immagazzinarla quando in eccesso. Perciò, bilanciando il consumo domestico, con semplici calcoli e buon senso si può ricaricare l’auto elettrica senza spendere nulla (o comunque spendendo pochissimo).
Un’auto elettrica si può sovraccaricare?
No. Le batterie delle auto elettriche non si possono sovraccaricare perché sono dotate di appositi sistemi di protezione. Non c’è alcun rischio di fare danni! E anche se fosse, con il noleggio ogni problema viene superato perché la società di rentering si occuperà di ogni inghippo e in Techno Mobility saremo sempre pronti a offrire supporto!
Se la batteria delle auto elettrica si scarica, posso farla ripartire coi cavetti?
Facciamo chiarezza (dovendo, forzatamente, semplificare). Nelle auto elettriche sono previste due batterie distinte: quella principale che serve ad alimentare il mezzo (diciamo il “serbatoio”), e quella più piccola (di solito da 12 Volt) dedicata all’accensione. Se si scarica la prima l’auto va ricaricata in una stazione apposita, collegandola a un impianto in grado di rifornirla. Se, invece, a esaurirsi è la seconda si può collegare a un altro veicolo grazie ai cavetti senza alcun problema. La probabilità, però, che la batteria d’avviamento rimanga “a terra” è davvero remota, perché nelle auto elettriche si ricarica continuamente con la circolazione.
Cos’è la rete di ricarica pubblica per le auto elettriche?
La rete di ricarica pubblica per le auto elettriche è l’infrastruttura presente (e in via di sviluppo) nel nostro paese per incentivare la mobilità elettrica. Si tratta di un sempre più capillare tessuto di punti di ricarica presenti in aree pubbliche o private, come parcheggi di supermercati e centri commerciali, stazioni, stadi, aree strategiche. Le centraline di ricarica sono gestite direttamente dai soggetti abilitati (distributori di energia, case automobilistiche, concessionari). La rete di ricarica pubblica sta crescendo rapidamente nel nostro paese, con un ritmo di oltre l’80% di nuove installazioni a trimestre, permettendo a chi utilizza i veicoli elettrici di avere progressivamente sempre più punti di rifornimento sparsi sul territorio. Per usufruire della ricarica pubblica basta utilizzare app di pagamento gratuite, fruire di servizi in abbonamento oppure con carte di credito o prepagate.
In rete si trovano mappe interattive e costantemente aggiornate sui punti di ricarica sparsi per l’Italia. Per esempio, potete verificare la copertura dei distributori BeCharge o Enel.
Inoltre, le e-car sono spesso dotate di navigatori che integrano la mappatura della rete di distribuzione, così da poter trovare la stazione di ricarica direttamente in auto.
Cos’è la tecnologia V2G (Vehicle to Grid)?
La tecnologia V2G (Vehicle to Grid) permette di mettere in rete le batterie delle e-car, accumulando energia quando richiesta e cedendola nel momento in cui risulta in eccesso e non utilizzata. Si tratta di un principio che rende le auto elettriche sia mezzi di trasporto, sia vettori energetici. Il V2G, in pratica, utilizza un modello di ricarica bidirezionale in grado di acquisire energia dalla rete per “fare il pieno”, ma anche di reimmetterla nel sistema quando risulterebbe in surplus. I veicoli elettrici, in pratica, partecipano attivamente alla rete elettrica nazionale, aiutando a stabilizzare il consumo di corrente e a ridurne la produzione attiva attraverso le centrali, rendendo il pianeta più sostenibile. In Italia la tecnologia Vehicle to Grid è stata disciplinata dal Decreto 30 gennaio 2020 del Ministero per lo Sviluppo Economico.
Cos’è la rete Supercharger?
La rete Supercharger di Tesla è il network di punti di ricarica rapida sviluppata dalla casa di Elon Musk. Si tratta di un tessuto sempre più diffuso di stazioni per fare un “pieno elettrico” in tempi molto veloci. I Supercharger di Tesla arrivano sino a una potenza di 300 Kilowatt, il che si traduce in una velocità di ricarica elevatissima. Nel momento in cui scriviamo questa risposta, i Supercharger sono disponibili solamente per i veicoli Tesla. Ma è stato lo stesso Musk ad annunciare ufficialmente che la sua rete di ricarica iper-fast verrà presto aperta a tutte le automobili elettriche.
Sul sito di Tesla potete trovare la mappa aggiornata della rete Supercharger.
Le auto elettriche vengono revisionate?
Sì. Anche le auto elettriche sono soggette a revisione, con gli stessi termini di tutte le altre (4 anni dall’immatricolazione e poi ogni 2 anni). La differenza è che durante i controlli per la revisione non vengono verificate le emissioni perché sono a zero. Un’auto elettrica è periodicamente revisionata per garantire sicurezza e l’adeguamento agli standard di circolazione.
Le auto elettriche hanno le marce?
No, le auto elettriche non hanno le marce. L’energia necessaria a muovere le ruote passa dalle batterie direttamente al motore, per poi essere scaricata sulla strada senza bisogno di frizione o cambio. In pratica le auto elettriche funzionano “a presa diretta” o, tecnicamente, con un “rapporto fisso”: basta premere l’acceleratore.
Le auto elettriche si rompono facilmente? Sono più soggette a guasti rispetto a quelle a motore termico?
No. Le auto elettriche hanno meno problemi rispetto alle auto tradizionali, si rompono più difficilmente e sono poco soggette a guasti. La loro affidabilità si deve soprattutto alla meccanica. Diverse componenti che risultano problematiche nei veicoli termici, infatti, non sono previsti nelle e-car. Per esempio, il sistema di trasmissione e di rapporto è diretto. Sulle auto elettriche, quindi, non esistono frizione, cambio e tutte quelle complesse componenti dalle quali dipendono le marce. Questa “semplificazione” si traduce in un calo drastico di guasti e malfunzionamenti, oltre a una manutenzione limitata. Inoltre le auto elettriche sono dotate di sofisticati sistemi elettronici di diagnostica che consentono di monitorare le condizioni del veicolo in ogni momento.
Com’è guidare un’auto elettrica?
Guidare un’auto elettrica è un’esperienza che molti descrivono come “entusiasmante” ed “emozionante”. I motori elettrici hanno uno spunto notevole, sono immediati e hanno un’erogazione della potenza più diretta e lineare rispetto a quelli termici. La loro silenziosità, poi, migliora parecchio il comfort nonostante prestazioni sorprendenti. Inoltre, le auto elettriche presentano spesso dotazioni di fascia premium, con dispositivi tecnologici per una sicurezza e un infotainment senza pari.
Le auto elettriche sono veramente green?
Sì, le e-car sono green e contribuiscono attivamente a un modello di mobilità sostenibile. Il fabbisogno di energia derivante da combustibili fossili per la ricarica di un’auto elettrica è molto inferiore rispetto a quello necessario per i veicoli a motore termico. Inoltre le emissioni sono pari a zero, cosi anche il rilascio di polveri sottili Pm 10, Pm 5, Pm 2.
Le auto elettriche sono soggette a blocchi della circolazione?
No. Le auto elettriche, essendo a emissioni zero, non sono soggette ad alcun blocco della circolazione. Non vi sono limiti: le e-car si possono guidare ovunque e sempre.
Si paga il parcheggio per le auto elettriche? È possibile parcheggiare gratis un’auto elettrica in città?
Sì, è possibile parcheggiare gratuitamente l’auto elettrica in città. Molti centri, infatti, hanno introdotto regolamenti favorevoli alla circolazione e all’utilizzo della mobilità elettrica, prevedendo stalli e parcheggi gratis per le e-car. In più c’è sempre da ricordare che durante la ricarica nelle apposite postazioni (anche quelle della rete pubblica) è sempre prevista la sosta gratuita del veicolo elettrico.
Le batterie delle auto elettriche si possono riciclare?
Sì, le batterie delle auto elettriche si possono riciclare. Vi è da dire, però, che sono progettate per avere una durata molto lunga: occorrono parecchi anni prima che il loro ciclo vitale finisca e possano essere riciclate.
È vero che se c’è molto freddo le batterie delle auto elettriche durano meno?
Come in tutti i dispositivi, anche nelle auto elettriche la temperatura influisce sulle prestazioni delle batterie. Un freddo intenso può diminuire la durata della carica o allungarne i tempi. Le e-car, però, hanno sistemi di protezione tali da ridurre al minimo la probabilità che il freddo influisca negativamente sull’autonomia. Un’altra considerazione è di tipo ambientale: in Italia è veramente difficile che si raggiungano temperature così rigide da mettere in crisi le batterie dell’auto, anche durante gli inverni più tosti.
Le auto elettriche montano pneumatici particolari?
Sì. Le auto elettriche montano pneumatici specifici che hanno una bassa resistenza al rotolamento. Questa tipologia di pneumatico, chiamata Low Rolling Resistance Tires (LRR Tires) ha la caratteristica di consumare molta meno energia nelle fasi di attrito con la strada e isteresi (cioè il processo per cui una “gomma” si flette quando vi viene posto sopra un peso). Ciò si traduce in una riduzione notevole dei consumi, in meno rumorosità e anche più sicurezza. Gli pneumatici LRR si trovano da qualsiasi gommista e ogni casa produttrice ne ha diverse tipologie a listino. Il prezzo non è molto differente da uno pneumatico tradizionale. C’è da aggiungere che il noleggio a lungo termine può comprendere anche il cambio gomme, qualora fosse necessario.
Un’auto elettrica consuma batteria anche stando ferma? Come gestisce il consumo della batteria un veicolo elettrico in arresto?
Le auto elettriche gestiscono il consumo di energia attraverso la sollecitazione diretta. Significa che un’e-car richiede corrente elettrica quando si preme l’acceleratore, altrimenti fa in modo di non consumarne per ottimizzare l’autonomia anche in condizioni di traffico intenso o in tragitto urbano. Ulteriore considerazione è che la dotazione delle auto elettriche prevede tecnologie di recupero dell’energia cinetica (KERS): un sistema che consente di ripristinare parte della carica ogni volta che si decelera e frena. Alcuni fattori possono incidere sulla durata delle batterie a veicolo fermo, per esempio l’utilizzo del climatizzatore o dell’impianto di infotainment.
Posso trainare un carrello o una roulotte con un’auto elettrica?
Sì, se il modello di auto elettrica è predisposto per il traino. Attualmente, il problema principale è che trainare un’unità passiva come un carrello appendice o una roulotte richiede un consumo molto alto di energia per via dell’aumento complessivo del peso, con effetti negativi sull’autonomia. Sul mercato sono già presenti, comunque, sistemi per rendere carrelli e roulotte attivi, con alimentazioni autonome a batteria. Esistono anche progetti concreti di veicoli elettrici progettati per trainare grosse moli: il Cybertruck di Tesla, per esempio, dovrebbe poter sostenere carichi superiori alle 6 tonnellate.
Cosa succede se un fulmine colpisce un’auto elettrica?
Se un fulmine dovesse colpire un’auto elettrica, con tutta probabilità, non succederebbe nulla ai passeggeri e neppure al veicolo. La carrozzeria metallica, infatti, funge da “gabbia di Faraday” isolando l’auto dal campo elettrostatico esterno (anche di altissima intensità). Il principio della “gabbia di Faraday” non solo protegge chi è seduto nel mezzo, ma anche batterie e impianti che quindi non vengono danneggiati. Più frequente, invece, è che gli pneumatici si rovinino: essendo la gomma un isolante, quando il fulmine si diffonde dal passaruota al battistrada, può venire generata una grossa quantità di calore che deforma le ruote.
È vero che le auto elettriche sono soggette a incendi?
No. Anzi, è vero il contrario e cioè che nelle auto elettriche il rischio di incendio è inferiore rispetto ai veicoli a motore termico. La maggiore sicurezza è presto spiegata: non contando su un processo di combustione e su circuiti di ciclo dei carburanti, le e-car non presentano gli elementi problematici che possono favorire l’innesco di un incendio. In passato (soprattutto agli inizio dell’esperienza elettrica nell’automotive) alcuni modelli sono stati richiamati per problemi di sovraccarico e aumento della temperatura delle batterie. Ben presto, però, le case automobilistiche hanno risolto queste criticità dotando i propri veicoli elettrici di sistemi di protezione e prevenzione.
Il futuro delle auto è elettrico? Le auto elettriche sostituiranno quelle a motore termico?
Ci sono tantissimi “indizi” che indicano la svolta elettrica delle auto in un futuro molto vicino. Anzi, a dire il vero già oggi le e-car si stanno diffondendo a macchia d’olio: le vendite sono in costante aumento, ancora di più i noleggi a lungo termine e i veicoli elettrici occupano sempre più le nostre strade.
Anzitutto è chiaro che le case automobilistiche stanno investendo e orientando la produzione verso la mobilità elettrica. Attualmente, tutti i principali marchi dell’automotive hanno importanti progetti nell’elettrico e stanno espandendo i listini di e-car, mentre altre aziende sono nate con un’astrazione totalmente elettrica (vedi Tesla). Spesso, poi, i piani industriali prevedono che entro pochi anni i nuovi modelli saranno disponibili solo con motorizzazioni elettriche. Così hanno annunciato Audi (produzione solo elettrica entro il 2025), Mercedes (conversione totale all’elettrico entro il 2026), Renault (piano elettrico prima del 2035), il Gruppo Stellantis (listino elettrificato per il 2024) e molti altri. Ulteriore elemento a sostegno dell’espansione dell’elettrico sono le politiche nazionali e comunitarie (per esempio “Fit for 55” o gli incentivi fiscali) e i costanti investimenti nella ricerca e nella capillarizzazione delle reti di distribuzione.
Ma la questione più importante riguarda la sostenibilità: i veicoli elettrici sono la risposta più efficace ed efficiente per abbattere le emissioni, ripulire il pianeta e salvaguardare l’ambiente!
È vero che entro il 2035 tutte le auto dovranno essere elettriche?
Il 14 luglio 2021, la Commissione Europea ha adottato il pacchetto di misure denominato “Fit for 55” dove si dispone che, entro il 2035, tutti i veicoli venduti nell’Unione dovranno essere a emissioni zero nell’ottica di un “Green Deal Europeo”. Questa direttiva è vincolante per tutti i paesi dell’U.E. Attualmente, l’unica tecnologia di mobilità a garantire un’emissione di CO2 nulla è solamente quella prevista sulle e-car. Tecnicamente, però, “zero emissioni” non significa per forza elettrico: se in futuro verranno sviluppati motori a combustione totalmente non inquinanti, potranno essere immessi sul mercato. Ma la tendenza dichiarata (delle case automobilistiche, dei ricercatori e della politica) è quella di continuare con lo sviluppo di auto elettriche perché sono la risposta già pronta al problema delle emissioni e ai dettami della Commissione Europea. “Fit for 55”, inoltre, prevede un sistematico potenziamento della rete di distribuzione continentale, con l’obiettivo di installare colonnine di ricarica rapida ogni 60 chilometri almeno nel tessuto autostradale. Insomma: il futuro è certamente elettrico.
Con l’aumento delle auto elettriche, aumenterà anche la richiesta di energia? Più auto elettriche significa un fabbisogno energetico maggiore?
No, piuttosto il contrario. Con l’aumento delle auto elettriche diminuirà la richiesta di energia. Vuol dire che con più auto elettriche (a discapito di quelle a motore termico) ci sarà un fabbisogno energetico decrescente. Le ragioni sono diverse e tutte molto solide.
In primis: anche i veicoli a motore endotermico necessitano di energia. Molta, a dir la verità. Il ciclo “Dal pozzo alla ruota” per queste auto si compone dell’estrazione e la raffinazione del greggio, del trasporto, della distribuzione e della conversione in energia meccanica una volta rifornito il mezzo. In termini di efficienza questo processo non va oltre il 20% (per efficienza si intende il rapporto tra energia investita per ottenere un effetto e il risultato ottenuto). Nel ciclo elettrico, invece, l’efficienza sale oltre il 50%. Significa che a parità di energia investita, il processo elettrico produce migliori (e maggiori) risultati.
Inoltre, come abbiamo scritto nelle FAQ precedenti diversi sistemi consentono di ottimizzare la richiesta: le tecnologie V2G (Vehicle to Grid) permettono di mettere in rete l’energia trasformando le e-car in vettori energetici; ma pure, banalmente, gli impianti fotovoltaici domestici consentono di non incidere sul sistema di distribuzione, fornendo autonomamente ricariche attraverso il solare.
In ultima, secondo diverse indagini scientifiche (una su tutte “Apriamo la strada al trasporto elettrico nazionale” sviluppata da Enel Foundation e il Politecnico di Milano) l’incremento del parco auto elettrico di 1.000.000 unità si tradurrebbe in un innalzamento della richiesta di energia elettrica di solo lo 0.3%.
Quali sono i migliori marchi di auto elettriche?
Stilare una classifica dei migliori marchi di auto elettriche è veramente difficile, e probabilmente non ha neppure molto senso, visto che ogni casa può presentare diversi punti di forza e ottimi modelli. Volendo, però, dare indicazioni sulle caratteristiche dei produttori di auto elettriche possiamo passare in veloce rassegna i principali brand spiegando le loro peculiarità. Tesla è sicuramente un punto di riferimento nel mondo elettrico, perché è stata la prima casa automobilistica nata completamente per produrre e-car, con tecnologie proprietarie sia nella parte meccanica che software. Rivolgiamo un occhio di riguardo a Model 3, uno dei modelli meglio riusciti di tutto il panorama automotive. Toyota (ma generalmente tutte le asiatiche come Hyundai, Nissan, Kia) hanno una lunga tradizione di ricerca e innovazione nel campo elettrico e ibrido, sinonimo di affidabilità e avanguardia. Molti marchi europei si sono mossi bene, con grossi investimenti, in particolare Renault, Peugeot, Opel e Volkswagen. Fiat ha lanciato la sua 500 elettrica che ha conquistato addetti ai lavori e automobilisti per un prodotto riuscitissimo e veramente al vertice di prestazioni, dotazioni e autonomia.
Il mondo elettrico è vasto, vario e in continuo fermento ma oggi si può contare su un’ampia proposta di veicoli affidabili, funzionali e dal design accattivante. Per trovare il modello più adatto alle tue esigenze, però, il consiglio è sempre lo stesso: rivolgerti a Techno Mobility.
Cos’è un’auto ibrida?
Un’auto ibrida è un veicolo sul quale è installato un motore elettrico combinato a una trazione endotermica. In pratica, un’auto ibrida utilizza il motore elettrico per percorrere medie e brevi distanze. Quando l’autonomia elettrica si esaurisce, entra in azione la parte endotermica, così le batterie possono ricaricarsi attraverso il movimento o la frenata rigenerativa (grazie al sistema KERS).
Che differenze c’è tra ibrida, semi-ibrida e plug-in?
La differenza tra auto ibrida, semi-ibrida è plug-in è molto semplice. Ve la spieghiamo presentando le caratteristiche di ogni versione.
1. Ibrida: un’auto ibrida utilizza il motore elettrico per percorrere distanze medie e brevi. Quando l’autonomia delle batterie esaurisce passa in modalità endotermica per ricaricare le batterie tramite il movimento o la frenata rigenerativa. Le ibride non vanno connesse a un punto di ricarica o a una presa di corrente
2. Semi-ibrida: ha lo stesso funzionamento dell’auto ibrida, con la differenza che le batterie sono di capacità inferiore e perciò hanno minore autonomia in modalità elettrica. Anche le semi-ibride non vanno connesse a un punto di ricarica o a una presa di corrente
3. Ibride plug-in: sono i veicoli con le batterie di maggior capacità, che consentono una grande autonomia in modalità elettrica. Nelle plug-in la distanza percorribile è superiore alle ibride classiche. Vanno ricaricate connettendole a un punto di ricarica o a un presa di corrente.
Le auto ibride hanno le marce?
Sì. Avendo una doppia trazione (elettrica e termica), le auto ibride devono prevedere la frizione e perciò hanno le marce. Il cambio può essere manuale ma principalmente si predilige quello automatico.
Quanto carburante consuma un’auto ibrida?
Le auto ibride sono pensate per avere un consumo di carburante ottimizzato e per ridurre notevolmente i costi di rifornimento. A oggi la tecnologia ibrida permette un’ottimizzazione energetica del 90% (cioè 9 parti su 10 di energia prodotta dal motore endotermico vengono recuperate in elettricità) e un rapporto litro di combustibile per chilometri percorsi migliore di almeno il 15% rispetto a motori termici di ultima generazione.
Che capienza ha il serbatoio di un’auto ibrida?
I serbatoi della auto ibride sono ridotti rispetto a quelle delle auto a motore termico. Questo per due motivi principali:
1. Il carburante necessario per il funzionamento del veicolo è molto inferiore rispetto al fabbisogno delle auto tradizionali. Le ibride viaggiano principalmente sfruttando la trazione elettrica e utilizzano la benzina solamente per ricaricare le batterie;
2. Il volume del serbatoio deve essere minimo per far posto alle batterie e per non appesantire troppo l’auto, in favore delle prestazioni.
La capacità del serbatoio è differente tra modelli e versioni ibride, semi-ibride e plug-in. Queste ultime, per esempio, avendo un’autonomia maggiore in elettrico, presentano di solito serbatoi più piccoli. Mediamente, comunque, le auto ibride tengono 35,00 litri di carburante.
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